giovedì 30 settembre 2010

Il recinto dei cervi

"Sul monte solitario nessuno,
soltanto l'eco di voci umane.
Obliqui entrano i raggi nel profondo
del bosco,
il riflesso si leva dal verde muschio."
(da Le Trecento Poesie T'ang, Wang Wei)

Consumo questo languore

Consumo questo languore
che m'è nuovo -Invisibile
disfa la cera- e quasi
perdo il tuo volto in un fiotto
di parole, mia verità
sola mia difesa.

Marco Avverso

Pensiero notturno

"Davanti al mio giaciglio la luce della luna
sta come brina sopra la terra.
Sollevo la testa, vedo il suo chiarore.
Chino la fronte, penso al paese natale."
(da Trecento poesie T'ang, Li Po)

domenica 26 settembre 2010

Cattività by L-13

A Firenze c'è questa nuova corrente letteraria che si chiama il Monnismo che consiste nel bere tanto alcool, sproloquiare, e chiamare questa cosa Spettacolo

(Un mio amico mi ha detto tu odi tanto gli alcolisti perchè l'alcool la consideri una droga rozza. Direi che hai centrato il punto!)

venerdì 17 settembre 2010

solo un posto -per urlare--l-13

cerco solo un posto
un luogo dove poter gridare
in santa pace, sai dove?

-l-13

CHE LE BELLE RAGAZZE/
HANNO TUTTE UN INGANNO/
LA PANCETTA CHE SBUCA NASCOSTA/
DELLE MUTANDE COLOR CARNE/
UNA PUNTA DI ARROGANZA O STUPIDITà/
OPPURE /
UNA TOTALE FOLLIA

Differenze, al gusto

Il drammatico canto aperto, dispiegato, dichiarato, prevedibile alle volte, di Alda Merini.
L'asperità, l'oscurità, il rigore sempre sorprendente di Amelia Rosselli.
M.A.

Meglio

Prima che tutti invani
meglio è che svieni


M.A.

lunedì 13 settembre 2010

Da " Le trecento poesie t'ang"

"Avanti con gli anni amo soltanto la quiete,
le diecimila cosa non mi ingombrano
adesso il cuore.
Dinanzi agli occhi, non grandi disegni,
nel vuoto tendo verso le foreste antiche."
(Wang Wei)
di là dal vetro l'albero
subacqueo
come nel vetro leggere il riflesso
inquieto dell'albero ch'è dietro

M.A.

A proposito d'alberi...

l'albero tolto
nel terreno la radice intatta
ciecamente spasma, e altrettanto
per ovunque butta


Marco (anche un tempo) Avverso

La scoperta di Pier Luigi Cappello di Tricesimo (UD) - (l-13)

"Piove, e se piovesse per sempre

sarebbe questa tua carezza lunga

che si ferma sul petto, le tempie;

eccoci, luccicante sorella,

nel cerchio del tempo buono, nell’ora indovinata

stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,

uno stare senza dimora

che ci fa intangibili, sottili come un sentiero di matita

da me a te né dopo né dove, amore, nello scorrere

quando mi dici guardami bene, guarda:

l’albero è capovolto, la radice è nell’aria."

Pier Luigi Cappello

Da Mandate a dire l'imperatore (Crocetti)

sabato 4 settembre 2010

Senza speranza

Senza speranza nè spavento
agnello anch'io m'anniento

M.A.