mercoledì 17 novembre 2010

Ancora sul tema

C'è un altro senso ancora di intendere lo spogliarsi/viotarsi, un senso mistico, direi l'accezione mistica di kenosi.
Ed è l'uomo che stavolta si "svuota", si spoglia di ogni sua determinazione, di ogni "cosalità", di ogni oggettualità, e si fa niente.
E questo niente è il fondo della sua anima, e questo fondo, che non è nulla di "dato" e "determinato" è la sua scintilla divina.
Marco Vannini, traducendo e commentando soprattutto Meister Eckhart, ma anche Margherita Porete, Angelo Silesius, e altri, ha scritto pagine bellissime sul tema.
Ma se si cambia cultura, religione, continente possiamo trovarci dinanzi a qualcosa di molto simile, e lo spogliarsi diviene il lavarsi, il purificarsi.

"E del segreto ecco il segreto più profondo:
il paese che non è in nessun luogo, questo è il tuo vero
paese d'origine (patria)"

[E questa chiusa è ripresa, pare, da quella, bellissima, composizione giapponese resa nota dal libro della Tamaro: "Va dove ti porta il cuore/ là è il tuo paese d'origine (patria)]
"I due ultimi versi infine alludono al segreto più profondo. che è indispensabile dall'inizio alla fine, ossia al lavaggio del cuore e alla purificazione dei pensieri, al bagno insomma. La scienza sacra prende come principio la conoscenza dell'arresto, e comw fine l'arresto la suprema virtù. La sua origine è al di là delle polarità, e il suo compimento di nuovo al di là di essa.
Nel nostro taoismo tutto il lavoro volto a perfezionare e completare l'essere e la vita è riassunto nell'espressione "produrre il vuoto".
Occorre trovare l'elisir spirituale per passare dalla morte alla vita. In che cosa consiste questo elisir spiituale? E' detto: restare sempre nell'assenza d'ogni intenzione. Il segreto del bagno, il più profondo segreto che trovianmo nel nostro insegnament, si riduce dunque al lavoro di rendere vuoto il cuore". (Il segreto del fiore d'oro, trad. R. Wilhelm)

E tornando in Europa, nel Novecento, colpisce che la vita autentica, la quale ha le medesime caratteristiche di vita svuotata da ogni determinazione e oggettualità, la si ritrovi attraverso l'angoscia heideggeriana, l'Angst, nell'angosciato essere-per-la morte, che spoglia l'uomo d'ogni contenuto determinato, e d'ogni solidarietà con il mondo e con le cose.

Ma vuoi mettere la respiribiltà orientale?

Via cupa alla liberazione la nostra, la via oscura: Kali Yuga.

L'eta di Kali, l'Epoca oscura, l'Età dell'Oscura, della Nera (Kali).

M.A.

2 commenti:

  1. quando li leggi tutti questi testi??

    stefano

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  2. Di notte, in effetti.
    Alla stesura contribuisce, con tutta probabilità il sonno, o il sogno.

    M.A.

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