mercoledì 29 giugno 2011

Standards














Ma sarà un caso, ho pensato, se quello che più mi ha colpito, che più mi ha convinto, di alcuni poeti italiani contemporanei, non sono le loro opere originali, ma le loro traduzioni? Sanguineti e de Angelis che traducono Lucrezio, nello specifico. Sono bravissimi, ho pensato, quando riprendono un tema, come i jazzizti con gli standards.
Ecco: loro come Miles Davis o Chet Baker, Lucrezio come My Funny Valentine.

M.A.

I miei preferiti

Alla fine i miei preferiti sono imperfetti, eccessivi, limacciosi, spuri.
Poco da fare.
Sarà per questo che ci si trova, che dici?

M.A.













Alcune notti fa guardavo, in rete (siano benedetti, nei secoli, tutti coloro che l'hanno tessuta!), una storica intervista di Pasolini ad Ezra Pound.
Deferente, Pasolini parlava di tutta la cultura che, nei Cantos, si cumula passo dopo passo, pagina dopo pagina, e l'altro rispondeva che le citazioni erano " a casaccio".
Diceva letteralmente, in italiano, " a casaccio".
Secondo necessità musicale, non concettuale.
La naturalezza taoista avrà giocato probabilmente la sua parte.
L'affiorare naturale e musicale delle citazioni, e delle immagini.
Leggere i Cantos come si scende in un fiume, o nel mare.
Quello che ti rimane, ti rimane, quello che capisci, capisci:
"quello che davvero ami, non ti sarà mai tolto
il resto è scoria".
Un'esaltante avventura estetica.

lunedì 27 giugno 2011

Ode a Marion la selvatica


Sabato 25 giugno 2011: partita romanzo breve a Wimbledon fra la Flavia Pennetta e la Marion Bartolì (da ora in poi: il mio mito tennistico di sempre dopo Raffa Nadal) una tipina/tipona/topona di cui i commentatori di Sky parlano malissimo: dicono che è scorretta, che è cafona , maleducata, che tutta la Francia non la ama, che sì la tifa ma a denti stretti. Mah, penso, interessante allora. Le loro stupide critiche accentuano la mia curiosità così mi vedo la partita, io che questa Marion non la avevo neanche mai sentita nominare. Mi dico: vediamo come è questa maleducata. Ok, già alla prima occhiata tifo per lei.
Dopo un po' un gesto clamorosa caccia suo padre dagli spalti. A questo punto non è più tifo è amore!
Intante lei caccia urlacci sensuali e violenti, ad ogni colpo del tipo "SIII-.." fa smorfie strane e gesti rituali come toccarsi la coda o prima del servizio tre balzelli.
1. 2. 3.
Poi spara la sua prima palla e dopo raffiche di tennis a tutto gas, tira piu' forte che puoi, Marion ma tirala dentro, il resto non conta.
Chi c'è c'è.
Dicono che non ha una gran tecnica, intanto è la numero 9 al mondo. Taci telecronista del piffero. Ha uno sguardo leggermento cattivo come dire ora io a te ti ammazzo. Neanche un pugile saltella così. Non gioca per fare punti, gioca per uccidere. Finito il punto fa il pugnetto, espira, si riaggiusta la coda ( non una codina sottile da femmina perbene no una coda che sembra quella di un animale).
Da l'idea che non ce ne sia per nessuno. Apriti cielo.
Al contrario di tutte le altre tenniste non indossa top o gonnellini ammiccanti ma un gonnone della nonna e due magliaccie della Nike.
Sembra una zingara.
La Pennetta, avversaria di oggi, gioca come una educata e brava ragazza non sa che di fronte ha una belvetta assetata di vittorie .
E' al momento sbagliato nel posto sbagliato, la brava ragazza Pennatta.
Non è che sta perdendo la partita sta affogando in uno tsunami......

venerdì 17 giugno 2011

A suo modo una preghiera


















Annientami distruggimi
fammi sparire dentro
di te io m'abbandono
scioglimi
non farmi essere più
presente a niente


Marco Avverso

giovedì 16 giugno 2011

sadic eyes

Il più grande spettacolo dopo il big bang
sono i tuoi occhi sadici
altro che musica
altro che musica
altro che musica

venerdì 10 giugno 2011

My way (of love)

a capofitto
quasi disperatamente
(o senza quasi)
e nessuno a prima vista
lo direbbe

M.A.

giovedì 9 giugno 2011

Tutto un programma

vogl’io felice con voi nel folto
de’ versi miei smarrirmi amici:
qui ‘l viver mio sfarini, dispaia
agli occhi di ciascun mio volto



Marco Avverso

mercoledì 8 giugno 2011


Nella vita di tutti io sono stato un cameo

un apparizione un lampo una medicina

come

il mago di oz in cuore selvaggio

di david lynch del 1991



-solo per te io la tua vita.

martedì 7 giugno 2011

un tempo ormai lontano (e mai passato)

le foglie addentro crescere
e infoltire, l'albero fondo
(non io) sino in grovigli
e diramare

M.A.

mercoledì 1 giugno 2011

Analitico a posteriori

quello che ha valore va pagato caro

MarcoAvverso

mi chiedo

ma la differenza tra accettare e amare quale?

M.A.

Chi?

perdeva tempo come si perde il sangue

Marco Avverso