sabato 30 giugno 2012

Sic

decenni di versi alla rinfusa
ormai un' ingente infeconda
invisibile massa poetica,
                             credo


M.A.

Un tempo

la tua continua e violenta
immanenza

M.A.

Futuro (non molto lontano)

di pelo bianco il corpo ricoperto
tutto uomo delle nevi orrendo
druido filiforme maschio niveo
impresciuttito vecchio


M.A.

Home

l'astratto carcere verbale, la prigione
invisibile delle parole, insomma
                                          casa

M.A.

Ecco

Ecco: dell'amore l'invisibile
puro furore

M.A.

venerdì 29 giugno 2012

Per Firenze Orfeo




















Non so di quale mogio luogo
                            esco
che davanti mi ritrovo
rassicurante il colmo
                    del duomo.



M.A.

giovedì 28 giugno 2012

L'Italiano

come per acqua cupa cosa grave

martedì 26 giugno 2012

Mimando forse Campana













d’ampio seno gravata
riposa e disfa comoda distesa
primigenia sopra la poltrona
alla critica nostra vista
dietetica

M.A.

Licantropi e conoscenza















"Un verso indovinar nel folto pelo
che tutto ci spiraleggia il corpo
sarebbe un buon principio, a parer
                                       nostro."


M.A.

lunedì 25 giugno 2012

ti stringo, come per estrarti
di dentro tutto quanto
                          il succo


M.A.
la mia testa sulle tue ginocchia,
io dormo e tu mi guardi
dormire: pochi minuti
                              ore


M.A.
l'intimità senza residui l'intensità
una cosa
sola


M.A.

               Mario il Masai

sabato 23 giugno 2012

scrivono i fratelli Righeira di LT


scrivono i fratelli Righeira di LT

in un loro bel  verso
"che una fotografia
è tutto quel che ho
ma stanne pur sicura
io non ti scorderò."

Ma
Nessuno scorda mai Nessuno
per cui quello che dicono
non è una novità

Libertà di Jonatan Franzen di LT


oggi in piscina allo polistruttura 01 ho finito il libro Libertà di LT
Liberta è veramnete un titolo ironico in quanto tutto il libro veicola il messaggio imposiibile a essere veicolato perchè non lo si sceglie come sa bene lo scrittore

è un incitamento a non essere libero
ad avere comunque dei legami
si capisce forse implicitamente a non fare come lo scrittore che rimane forse solo

meglio un matrimonio orribile che nessun matrimonio  dunque
poteva essere il titolo è una frase del finale di libro
ma si sa gli scrittori pensano troppo e agiscono poco
quindi il messaggio come lo capisco io del libro del libro è iscrivetevi a badoo
mettetevi con una rumena che vi ruberà tutti i soldi e scapperà con il suo complice nicolaj
ma non state lì da soli a fissare uno stupido e orrido schermo
lo si diceva anche in shining che nessuno dei mei colleghi aha visto , ma dove lavoro??

mi pare un messagio simile ma al di la di questo la storia di patty walter e richard katz tre amici però patty sposa walter
è un capolavoro assoluto a volte un orgasmo intellettuale 
di rifleissioni introspettive che nessun psicologo capirebbe mai
starebbe li a guardarvi con occhio clinico
di azione malgrado tutto
c'è gente che muore all'improvvioso (Lathita , che guidava forte)
chi ha successo il rocker RK

venerdì 22 giugno 2012

se

se ne valga o meno
la pena, solo è quistione
di sfumature
tra l'una e l'altra un nulla
passa



M.A.

nostalgia

la nostalgia, sì, ce l'ho presente:
in forma di passato, al nulla darsi
                     anticipatamente

M.A.

martedì 19 giugno 2012

Corallina

Mia nonna paterna si chiamava così.
Un tipo duro, veramente duro e abbastanza sgradevole.
Con i suoi pregi, tra i quali, appunto la durezza.
Ricordo ancora un sogno che mi raccontò una mattina.
Era a letto, con mio nonno -mio nonno a quell'epoca era morto da una quindicina di anni- e lui era girato di spalle.
Lei lo chiamava e lo scuoteva, a lungo.
Finalmente muo nonno si girava verso di lei, e spariva.
Impressionante.
Anni dopo pensai che quel sogno riprendeva, e parzialmente invertiva, il mito di Orfeo ed Euridice: il morto è un uomo, ed è lui a girarsi, e a svanire.
Bisogna aggiungere che mia nonna era completamente analfabeta.

M.A.

dice

                          dice
che l'intestino tutto si sfarina:
più lo si cuce, più
quello si sdruce, carta velina
ormai la Corallina


M.A.

lunedì 18 giugno 2012

anche

anche al più piccolo canotto
concesso è il dono dell'abisso

M.A.

Mistici hobbies

oltre il naviglio anche l'abisso
                        imbottiglio

M.A.
l'a(v)ventura di essere
tratto all'essere dal cavo
se non altro un po' mi svago


M.A.

giovedì 14 giugno 2012



Ho trovato il serpe dentro
di me, tutto quanto avvolto: non quello
inquietante morale del racconto
di Hawthorne, non quello biblico insidioso
tentatore metafisico
(all’altro nella sostanza identico) schiacciato
da purissimo calcagno (mai però morto, attorto
lungo l’albero della vita
e della conoscenza, in precedenza),
il serpe invece nel profondo avvolto,
che le spire per la testa spiega
e per l’uretra, il serpe
che tutto sé svolge sprigiona e vive,
il serpente
circolare forse e senza fine
nutriente.

M.A.


martedì 12 giugno 2012

A fagiuolo?



Vogl'io felice con voi nel folto
de' versi miei smarrirmi, amici:
qui il viver mio sfarini, dispaia
agl'occhi di ciascun mio volto.



M.A.

lunedì 11 giugno 2012

Disparu















Chi la visto/sentito/letto?

M.A.

sabato 9 giugno 2012

Foudres, di questi giorni

Corpo disabitato  (espressione fiorentina)

La forma sta al contenuto, come l'inconscio sta alla coscienza. (Fònagy)

Le jour n'est pas plus pur que le fond de mon coeur. (Racine, Phèdre)

Spero che pure Baricco, del quale ho davvero molta invidia, sarebbe (come tutti noi) molto colpito.

M.A.

Per Maurizio















felice peso i morti
sedimento profondo strato
nostro invisibile spessore
noi la migliore delle sepolture



ti devo, a questo punto per sempre, una cena

ricordatelo

M.A.

martedì 5 giugno 2012

Ricordo bene

Ricordo bene: la luna
per il suo intero volume bruciava
il buio sopra il monte buio
esso stesso, mezzo lo spazio
pietrificato -la mia finestra-.
Dentro le foto
             presenti dei morti.

M.A.

sabato 2 giugno 2012

Tosco/secco/etrusco




















Sono il Gran Magro, lentissimo
quasi in tutto muovo
di solito al contrario;
non che me ne dolga
più di tanto certo
ma sbuffo sinceramente
                           alquanto.

M.A.

Li vedo

Li vedo, come polmoni gremiti
di foglie, invasi,
soffocati quasi dal rigoglio, li vedo,
io pure senza fiato
               che germoglio.


M.A.






Ancora qui

me ne sto buono, tra le cose
cosa: neppure
mando un suono


M.A.

Qui

proprio niente, nemmeno
il silenzio qui si sente

M.A.

I am what I am

E












lo straniero lo sconosciuto il padre
abissale -Chi son io
tu non saprai!- poiché ego sum
qui sum, e questo e quanto

M.A.