venerdì 9 maggio 2014

Della serie Poeti professionisti Valerio Magrelli (lt2014)





"Amo i gesti imprecisi,
uno che inciampa, l'altro
che fa urtare il bicchiere,
quello che non ricorda,
chi è distratto, la sentinella
che non sa arrestare il battito
breve delle palpebre,
mi stanno a cuore
perché vedo in loro il tremore,
il tintinnio familiare
del meccanismo rotto.
L'oggetto intatto tace, non ha voce
ma solo movimento. Qui invece
ha ceduto il congegno,
il gioco delle parti,
un pezzo si separa,
si annuncia.
Dentro qualcosa balla." 

V. Magrelli

2 commenti:

  1. No Magrelli no!!!
    Dopo che l'ho sentito affermare, "da poeta professionista" appunto, che le canzoni non sono poesia, perché indissolubilmente legate alla voce dichi le canta, non lo posso più leggere con distacco: sarà invidia.

    I' Lossia

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  2. Non lo sapevo, sgrunt....comunque avevo comprato un numero di Poesia con lui in copertina, non mi stette simpatico, troopo buonista e complicato. Poi di uscire una poesia buona capita a tutti. A questo punto ti consiglio Estasi del pecoreccio di Tommaso Labranca dove lui analizza il testo di Sei Un Mito come fosse una poesia :)

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