domenica 18 maggio 2014

A tesi


va definita senz’alcun dubbio liberale
-chissà perché non ci ho pensato
                                             prima- 
la profondissima fiducia 
nell’accostar parole 
                spontaneamente, cioè
secondo natura, secondo inconscio
si può anche dire, “a caso”
questo poi determinante, selettivo 
                                        sconosciuto:
soltanto molto dopo viene il senso
per vitalità innanzitutto e importanza,
nonché tempo; primo dunque
il prorompente impulso, e poi
ben dietro in assoluto ogni progetto
uno strumento poi alla fine un mezzo

I' Lossia


2 commenti:

  1. Dapprima l'emisfero destro del cervello (femmineo, yin, luna etc) (come si credeva anni fa agisse la conoscenza analogica l'intuito- sto leggendo un
    libro di uno psicologo tedesco si chiama malattia e destino uno che crede in reincaranzione ma non è male) - e poi l'emisfero sinistro che
    razionalizza (il maschile lo yang il Sole) per giungere all'Unità poetica. Il finale mi sfugge, troppo complesso :)
    LUIGI TREDICI

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  2. Anima e animus, direbbe, mi pare, Jung: m'era sfuggito

    ILLO

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