martedì 19 agosto 2014

Resta rasta accanto a me...


"Resta amico accanto a me/
resta e parlami di lei /
se ancora c'è" (cit.).

Perchè questo dubbio?
Perchè a quel tempo ( anni 70- 80 credo ) molti ggiovani si "facevano"
 abestia specie nei quartieri dove RN e io saimo cresciuiti, subbproletari 
 (ok anche i "figli-di-papa" si facevano ma loro spesso ne uscivano aiutati dai più costosi psicologi) mentre i sub-proletari ci restavano secchi
parecchi ci rimanevano perati secchi.
 
 
 
 
"E tu ragazza pure tu
che arrossivi se la mano andava giù
ritorna a pensare  che sarai madre ma di chi?
Di lui che è innocente
che non si dica "figlio di..."

  di un figlio di papa, a occhio ..--.
 
Ma perché è poi cosi evocativo quel resta amico accanto a me? Perché evoca delle cose profonde dentro di noi come una religiosità ancestrale paura che si esprimeva nell'ascolto dei canti coristici della messa della domenica mattina.
Ma mentre ai figli delle classi agiate rimanevano in testa le grida gli scherzi le risate delle loro famiglie felici e giocose a noi delle famiglie diversamente abili (un po' meno felici dicimao) rimanevano in testa queste  strane cose come il canto che più o meno recitava cosi: "Resta con noi signore la sera, resta con noi e Dacci lamano".
Non avevamo altro.
Forse il calcio,
forse novantesimo minuto
che a giocarci 
 non eravamo
neanche troppo bravi
Resta Con Noi Signore La Sera
Che la Sera Scende la Notte.
 
(luigino messacraxi 13esimo)
 
 

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