lunedì 30 novembre 2015



la luce e il dolore ricorrono, e l'herba
                              
                                   nelle mie parole

rigenerate e non create, almeno

                                     credo


sabato 28 novembre 2015

Agnus Hydron



















strano ci fosse una pecora in piscina,
                              
                                  brucava

lenta l'erba vicino

la vasca dell'idromassaggio, dove l'acqua

è tiepida sempre; intorno 

                     quasi faceva neve

l'aria o forse già la terra maculava

di bianco: luminosa pecora 

                     sopra l'erba, neve



Lossia

mercoledì 25 novembre 2015

1 novembre 2015 LT

La mia ossessione reverenziale, se così si puo dire, nei confronti di Pasolini (giusto lui e G. L. Ferretti nel 20° secolo), non nasce dalle sue opere perché i film sono quasi tutti noiosi-  Medea,  il Vangelo Secondo Matteo - o addirittura i romanzi così faticosi o le poesie di Casarsa mai lette o quasi, reverenzialita assoluta comunque, legata a  pochi libri come Scritti Corsari o l'incredibile Petrolio sconvolgenti per lucidità e penetrazione.
E il cosiddetto Pasolini Sociale su cui Carlo Lucarelli sta scrivendo un libro - Carlo e non Selvaggia Lucarelli ancora di Pasolini non si occupa quando avrà finito coi tronisti però comincerà credo . 
Ma anche questo non spiega la mia Riverenza assoluta che nasce piuttosto dalla visione di certi vecchi documentari RAI  dove lui sbuca dalle dune di una spiaggia spettinato dal vento  [le vent nous passerant] - col microfono aziendale della Rai e quella voce soave con cui analizzava spietato  gli errori della borghesia che stava distruggendo l'Arcadia Preindustriale. I suoi modi aristocratici (ricordati l'intervista a Enzo Biagi), gentili , pacati, da monarca assoluto. Quella voce, quei  modi la sua figura, era essa stessa Poesia . Il fatto poi che la sera andasse a "puttani" eppure  lo rende ancora più angelicato. 
Ora siamo intempi in cui tutti anche io si riempiono la bocca di quei ricordi come quelle volta che a radio due Fabio Canino -quello che fa il giudice a Ballando con le stelle ha trasmesso  una sua intervista. Cioe, ci becchiamo Pasolini spiegato dai monnezzari.
Ai funerali si sente Moravia che urla : è morto un poeta ne nasce 3 al secolo! . Cazzuto Moravia. Non ha scritto nulla di memorabile ma si trombava Carmen Ellera - come in seguito Fiorello


Luigi Tredici ,  Firenze,   74 Kili 
Dancing at the End of Love - Leonard Cohen
(ispirato da http://edoardoacotto.blogspot.it/2015/11/le-unghie-di-deleuze-racconto-del-1998.html)


mercoledì 18 novembre 2015

Per come tiene


Per come tiene la forchetta e il pane
mangiando, per come a tavola dispone
le dita e alla bocca porta
il cibo, al polso l'orologio
mentre solleva i capelli sulla nuca 
e la fa nuda e beve
con lentezza naturale il vino,
per le sue calze e le sue gambe
chiare, passare senza saperlo 
dentro, più che vicino


venerdì 13 novembre 2015

Spinte


Banale -dove la meraviglia?- che ci sia
qualcosa, ormai è scontato -ci mancherebbe
altro- banale altrettanto poi la spinta entropica
al disordine erotica alla confusione, che trapassa
in quella al nulla assoluta estinzione. Ma la furibonda 
passione per l'origine e l'inizio, allora? Il gusto 
a dare origine? Forse non lo si fa smarrendosi
nel primo furore? Riacquistando il disordine 
iniziale? Non si prosegue estinguendoci?
Non ci s'annienta riprincipiando? 


Lossia


martedì 10 novembre 2015

From the lion's mouth











ripristinare all'improvviso, all'improvviso violento 

riattingere il principio, il passato che irrompe farsi

vivente la festa furiosa, from the lion's 

mouth gioventù inaspettata latente, gli anni 

ottanta e prima ancora il feroce principio 

di nuovo ancora ora il cantante

spentosi a mezza età, divorato

dai leoni ovviamente i propri affiora: ma questo

è ciò che resta o che dura?


Illossia

venerdì 6 novembre 2015

Mesticheria maraviglia eccetera



La mesticheria quell’esercizio
dove si entra quando non si sa
bene dove cercare né di preciso
cosa e poi ci si trova proprio
quello che non si cercava



lo sguardo primo, innanzi la corruzione
inevitabile dell’abitudine



così vivendo come in iscritto non sai
mai bene dove si vada
fino in fondo a parare, quindi
si sta nella sostanza vera
               quello che capita
con cura a guardare trascrivendo




Il mondo aperto ed io
                          dentro





                                 sul pomo
il serpe è stato veritiero: “Assaggialo
che ha il gusto - inconfondibile-
                            del mondo intero




Folto il mondo
e denso e spesso e fondo
semplice anche leggero
intricato come il corpo
come il pensiero





Lossia