domenica 4 settembre 2016

Il mare la madre


Mentre a casa si perde quella mia vera, per un'abbastanza giovanile demenza senile, io di continuo nuotando la ritrovo, quindi e la scrivo, lì per lì senza capirlo bene, simbolicamente certo e -va detto- in tutta comodità e relax: a bell'agio, mia madre in acqua sciolgo, trasmuto quello che fuggo in liquido riposante simbolo; surrogo dunque, accanitamente surrogo la madre con il mare. Cosa mi muove e a questo spinge? Ripeto, certo una gran voglia di scappare, necessità forse -ma solo forse- terapia in forma sviata: di tutto sicuramente un groppo, che groppo finché campo rimane penso.





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