giovedì 11 gennaio 2018

Una farneticazione


Una farneticazione probabilmente,  grossolano hegelismo mal digerito, e capovolto materialisticamente. La Materia-Madre che fonda/genera lo Spirito-Figlio-Uomo. Spirito che dalla Materia deriva e che della Materia al tempo stesso è Negazione: lo Spirito-Uomo è Nulla, Assolutamente Altro da essa. Ma è attraverso questo Nulla da lei stessa generato, attraverso la negazione di sé, la propria completa alienazione, che la Materia di sé prende coscienza. Ora questa coscienza dell’uomo d’essere un Nulla prodotto dalla Materia, per mezzo del quale la Materia si pensa, toglie alla radice l’opposizione tra Uomo-Nulla-Spirito e Materia. Materia e Nulla si riconciliano. L’abisso della Divinità, dello Spirito e della Materia si confondono ( Bruno, Davide de Dinant):
Una ergo substantia est, quae est Deus, hyle et intellectus.
Aggiungerei Inconscio/Es/It.
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"Questo generar la Madre è un purificarla -è purificarsi e purificare uno actu- epperò propriamente è trasformare in Vergine la "Prostituta di Babilonia". [...] Questo è il risultato dell' "incesto filosofale." (Julius Evola, La Tradizione Ermetica)

Ecco, questo ermetico "generare la Madre",  nel senso appunto di rigenerarla, di purificarla purificandosi al contempo, io penso vada inteso come il ricostituire la Materia Prima, la materia abissale, vergine cioè di ogni determinazione, la materia precedente le forme. Il Figlio che fa Vergine la Madre: il pensiero -umano/filiale- della materia avanti -ovvero senza- tutte le (prostitutive) cose esistenti.

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